L’Armagnac Ténarèze è il cru o sottozona centrale della AOC Armagnac; queste terre sono una zona di transizione tra il Bas Armagnac sabbioso e il Haut Armagnac calcareo e pietroso.
La zona prende il nome da un cammino di transumanza anteriore all’epoca gallo-romana che collegava la regione di Bordeaux ai Pirenei: secondo una tradizione si pensa che derivi dalla corruzione del latino medievale iter Cæsarum, ossia Via Imperiale (dei Cesari); la sua particolarità era di essere tracciata sullo spartiacque tra la Garonna e l’Adour, così da non dover attraversare mai né ponti né guadi; nei tempi medievali importante dettaglio: percorrendola non si pagava pedaggio a nessun signore locale !
Numerosi fiumi torrentizi, di cui la Baïse è l’unico navigabile, hanno solcato le sue valli da sud a nord, creando una grande varietà di terreni e paesaggi: per questo l’Armagnac Ténarèze è un territorio la cui vocazione agricola è più diversificata del Bas Armagnac, potendo produrre vino – di cui solo una modesta parte è distillato – cereali, girasoli, colza e ospitando pascoli e grandi allevamenti di animali da cortile. Nelle sue variegate ondulazioni questa zona viene spesso chiamata la Toscana della Francia.

Vigneti nell’AOC Armagnac – sullo sfondo i Pirenei – da http://vinocamp.fr
Si estende interamente nel Gers, ed in piccola parte nel Lot-et-Garonne; la località più importante è Condom; i terreni sono a prevalenza argillo calcarea, compatti ma meno asciutti che nel sabbioso Bas Armagnac, mentre il clima è leggermente più arido e caldo.
La differenza nelle pratiche di elaborazione dell’armagnac tra Bas Armagnac e Ténarèze è minima; tuttavia in quest’ultima si tende a distillare a grado più alto da 54° a 62°, e soprattutto si coltiva poco il Baco, che vegeta male nei terreni compatti. Gli vengono preferiti Colombard ed Ugni Blanc, e oggigiorno si riscopre sempre di più anche la fine Folle Blanche detta Piquepoult, il vitigno antico dell’Armagnac, per produrre distillati più leggeri ed aromatici.
Le zone di produzione pregiate sono quelle dove i terreni perdono la loro compattezza ed il calcare cede ad un po’ di sabbia, oppure dove diventano sabbioso-argillosi (boulbènes) quindi al limite del confine con il Bas Armagnac. La migliore zona sembra essere quella attorno a Montreal du Gers.
L’armagnac Ténarèze ha la caratteristica di evolvere più lentamente rispetto al Bas Armagnac: le acquaviti sono scontrose e dure in gioventù, per poi cominciare ad ammorbidirsi e ad acquistare profondità verso il decimo anno. Hanno quindi attitudine all’invecchiamento, potendo maturare per molto tempo: le possiamo gustare nel loro splendore dal ventesimo al trentesimo anno circa. Ecco perché vengono distillate a gradazione maggiore: saranno i lunghi anni passati in botte a diminuirne la forza. Non è quindi raccomandabile bere un armagnac Ténarèze troppo giovane.
Qualitativamente l’armagnac Ténarèze non è da meno del Bas Armagnac. Questa appellation sa regalare distillati di grande complessità e struttura, focosi nello spirito, e variegati negli aromi, sebbene più rustici e spigolosi dei loro fratelli. C’è chi dice che siano le sole acquaviti a profumare di violetta, ma è praticamente una leggenda.
Non è facile trovarne in commercio in purezza, almeno in Italia.
Una nota a margine: l’armagnac senza menzione della sottozona proviene dalle miscele dei tre crus, più comunemente dai soli Bas Armagnac e Ténarèze. Non si tratterà mai di armagnac tradizionale.
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