Nel 2012 il Maestro Salvatore Calabrese aveva conquistato il primato del cocktail più costoso (ed antico) del mondo con il suo Salvatore’s legacy, a base di cognac e liquori antichi.
Questo record è stato infranto pochi mesi dopo dal barman australiano Joel Heffernan nel Crown Melbourne Club 23. Naturalmente l’ingrediente principale di questa follia alcolica non poteva essere che un cognac, stavolta una prestigiosa risreva della Casa Croizet, un’antico produttore che oltre a fabbricare tanti cognac andanti possiede una bella tenuta nella Grande Champagne, e ne trae dal 1805 pregiate e costose riserve.

Il cocktail Winston, creazione di Joel Heffernan – Crown Melbourne Club 23 – Australia – fonte cognac-expert.com
Questo carissimo cocktail chiamato Winston, in onore del più grande beone di cognac che la storia ricordi, sir Winston Churchill, si compone di due spruzzi di cognac Croizet Cuvée Léonie (ad ora il più costoso cognac in commercio, poche e rarissime bottiglie da € 129.000 l’una di cognac pre-fillossera, datato 1858!), uno spruzzo di Grand Marnier Quintessence (non quello che conoscete, ma riserve di cognac invecchiato della maison Marnier-Lapostolle con infusione di pregiate essenze d’arancia, ne sono state prodotte solo 2.000 bottiglie), una parte di Chartreuse VEP, ed un niente di Angostura bitter. Il tutto infuso in ghiaccio secco in cui sono stati macerati scorze di arancia, limone, angelica ed anice stellato. Il prezzo si giustifica anche dalle decorazioni approntate da ben tre chef, formate da cocco, passiflora ed arance, zucchero filato, essenze di rosa e papavero, su una base di soufflé di cioccolato alla noce moscata. Il cocktail, dall’astronomica cifra di $AU 12.500 (€ 8400 circa) , è disponibile due giorni dopo l’ordine.

Grace Jones e Boy George all’inaugurazione del Gigi’s’, nuovo ristorante italiano in Mayfair (Londra), il 25 settembre scorso – fonte palamedes.co.uk
Questo cocktail è stato servito ad un uomo d’affari neo-zelandese, tale James Manning, che a parte aver conquistato questo costoso record, non pare aver gradito la creazione, assaggiandone solo un sorso o due. A chi non sarebbe rimasta sullo stomaco, con quel prezzo?
Ma si sa, i record nascono per essere battuti, e così…
il 25 settembre dello scorso anno, di nuovo a Londra, l’asticella è stata portata a ben £ 8888 (€ 11.500) con la creazione del Gigi’s, per l’inaugurazione dell’omonimo ristorante di Mayfair, il cui battesimo è stato onorato dalla presenza della cantante ed attrice Grace Jones e del dj Boy George.
Per lei il patron del ristorante, Cesare Papagna, ha creato un nuovo champagne cocktail: si serve in una flûte da 150 ml, adoperando champagne Cristal 1990, un Bas armagnac Samalens Vieille Relique 1888, zucchero bruno, e l’onnipresente Angostura bitter. La guarnizione è una semplice foglia d’oro che galleggia alla superficie del cocktail. A pensarci, nulla di così originale o laborioso. Ma quando si hanno clienti facoltosi, che bevono, pagano e non discutono sul prezzo, ogni cosa è lecita.
Follie…! Follie! Delirio vano è questo! [Verdi, la Traviata] Che si giustificano con la smania di infrangere record, e non di creare qualcosa di particolarmente buono o artistico. Sono solo gran colpi di teatro: al confronto il Salvatore’s legacy è un’opera d’arte. Ci aspettiamo nel 2015 il prossimo cocktail da brivido alla schiena, a 10.000 sterline per calice, in qualche hotel a 7 stelle dalle parti del Golfo Persico, Maometto benedicente (o girato di spalle per non vedere). Unica certezza il protagonista: un brandy francese. Saremo anche noi profeti?