L’ultimo dei cru dell’AOC Cognac è formato dalla zona affacciata sull’Oceano Atlantico, con le isole di Oléron e Ré, e da un piccolo territorio in Dordogna, all’estremo sud-est. Si tratta di 260.000 ettari, di cui solo 1.000 a vite, per una produzione di circa 1,5% del cognac totale. La zona ha pressoché abbandonato la coltivazione dell’uva per distillazione, per le caratteristiche modeste degli spiriti qui prodotti. Frequente invece imbattersi in produttori di pineau des Charentes (vedi scheda). Una volta la denominazione dell’area era Bois Ordinaires et à Terroir.
L’influenza del clima oceanico è assoluta, ed i terreni sono prevalentemente sabbiosi.
I cognac prodotti in questa zona, per quanto rare volte piacevoli, hanno aromi fruttati deboli, corpo sottile e gusto ruvido modesto e caratteristico, qualcuno dice fantasiosamente salino e iodato; invecchiano male e velocemente (3-5 anni); la loro inferiorità agli altri crus è manifesta, lo dimostra la piccola area del territorio in produzione ed il loro prezzo minore.
Se vengono usati nei blend con altri crus, è solo nei cognac di fascia più bassa.
Sull’etichetta si indicano come appellation:
– Bois Ordinaires contrôlée
ma i produttori di fatto usano la denominazione generica più nobile Cognac.
Non ci sono aree pregiate; a parte i piccoli produttori che vendono ai turisti sull’isola di Oléron e qua e là in terraferma, soltanto da alcuni anni la casa Camus imbottiglia un mono-cru in tre invecchiamenti, prodotto sull’isola di Ré, più una curiosità che un cognac degno della sua fama. Rarissimi, esistono alcuni altri imbottigliamenti di Bois Ordinaires invecchiati per appassionati.
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