
Come ogni biennio, la Part des Anges 2018, consueta asta benefica di cognac d’eccezione, tenutasi giovedì scorso negli già Chais Monnet, ora albergo di lusso di imminente apertura, ha dato spettacolo e fatto gongolare gli appassionati di tutto il mondo con degli imbottigliamenti da sogno.
Che siano creazioni artistiche, flaconi d’epoca oppure cognac di altissimo pregio provenienti dai Paradisi aziendali, qualcuno ha sborsato cifre ingenti per una di queste bottiglie, con le quali potreste comprarvi tranquillamente un’auto di qualità.
Anche se ricevere un invito alla cena di gala durante al quale si tiene l’asta è un sogno di molti collezionisti e bevitori appassionati, non è impossibile parteciparvi, dal momento che le offerte sono ormai permesse a distanza: chiaramente troverete sulla vostra strada molti ricchi beoni russi e collezionisti cinesi milionari, ma una chance non si nega a nessuno, contanti alla mano.
Vediamo da vicino quali bottiglie hanno fatto sognare gli amatori dell’acquavite francese quast’anno.
DELAMAIN | 1968
La bottiglia di questo cognac Grande Champagne è tratta dalla cantina dei Millesimi, ed è stata utilizzata l’ultima caraffa di Baccarat della serie Voyage, l’imbottigliamento più lussuoso della raffinata Maison di Jarnac. Scena e sostanza. Stimato € 5.000, venduto a 13.000
FERRAND | Fondation 1630
Creata per celebrare il fondatore della Maison Ferrand, Elie, la caraffa di cristallo contiene un cognac Grande Champagne degli inizi del secolo scorso. Stima € 2.500, venduto a 7.000
FRANÇOIS VOYER | Collection Personnelle Lot. 8
Si dice che il flacone contenga del cognac distillato lo stesso anno della nascita dell’esploratore lunare Neil Armstrong. Un cofanetto moderno accompagna la classica bottiglia. Stima € 2.000, venduto a 3.000

DE LUZE | L’empreinte
La base vuole significare l’accrescimento della quercia con i suoi anelli. La famiglia Boinaud infatti, oltre ad essere il maggior distillatore privato di cognac della regione, è acnhe il primo produttore di estratti di quercia, il cosiddetto boisé. La caraffa contiene un blend di cognac Fine Champagne, eredità familiare. Stima € 3.000, venduto a 10.000

COURVOISIER | L’Essence – Extrait n°8
Le grandi Maison possono essere assai generose, per la loro ricchezza, e perché custodiscono davvero delle riserve di cognac grandioso. Questo è un esemplare unico di un blend di Très vieilles Borderies cognac in caraffa di Baccarat, che sarà personalizzato col nome dell’acquirente. Stima € 10.000, venduto a 16.000

LOUIS ROYER | Eloge 1988
Un cognac Fine Champagne (assemblaggio di Grande e Petite Champagne) che ha viaggiato e visto il mondo mentre invecchiava. Anziché nella Charente, lo ha fatto a bordo della nave Nordnorge, visitando in otto mesi i mari artici ed antartici, per poi finire in un elegante decanter in cristallo. Stima € 2.000, venduto a 5.000
HENNESSY | Edition Particuliere No.5
Non è Chanel, ma comunque il piatto forte dell’asta, nonostante la bottiglia semplicissima, in perfetto stile cognacense. Del resto la Maison che più di tutte vende nel mondo – da sola fa mezzo fatturato di tutta la regione – mette in campo l’asso di briscola e offre al fortunato e danaroso aggiudicatario un estratto dal mitico Chai du Fondateur, il primo blend di rarità custodite nel più prezioso dei magazzini della Casa miscelato da Renaud Fillioux de Gironde, l’ottavo maître de chai in linea dinastica dei Fillioux di Hennessy. Chapeau! Stima € 25.000, venduto a 30.000

BISQUIT, DUBOUCHE et Cie | L’Origine
Dal proprio Paradis, un assemblaggio delle più rare acquaviti Grande e Petite Champagne della Maison, in confezione di lusso foderata in pelle, la cui caraffa verrà riempita dall’acquirente stesso durante la visita, accompagnato dal presidente e dal maître de chai della Casa. Stima € 5.000, venduto a 7.000

MEUKOW | Le Temps Suspendu
Creazione della Maison, forse la più originale ed evocativa di tutta l’asta. In 20 topettes da 5 cl – le fiale di saggio dal fondo pesante che si usa calare nelle botti per degustare l’evoluzione del cognac – vengono offerti 10 cognac dei cinque principali crus: Borderies 2007 – Grande Champagne 2007 – Grande Champagne 2005 – Petite Champagne 1988 – Petite Champagne 1978 – Bons Bois 1976 – Grande Champagne 1965 – Fins Bois 1964 – Cognac 1914 – Grande Champagne 1900, sospesi in un cerchio metallico. Stima € 7.000, venduto a 14.000

MERLET | La Visite
Questo cognac verrà creato personalmente dal visitatore della Maison, durante la sua permanenza dai Merlet, miscelando cognac delle Borderies e dei Fins Bois vecchi di almeno 30 anni. Quindi creazione unica ed irripetibile. Stima € 2.000, venduto a 3.000

DOMAINE ABECASSIS | Experience
Il fortunato che si è aggiudicato quest’opera d’arte a forma di ceppo di vite, creata dall’artista Celine Delcourt in collaborazione col maestro vetraio Dion Diaconescu, creerà il proprio cognac durante la sua visita al domaine , e riempirà l’altro flacone con la creazione del cellar master di ABK6, usando le acquaviti del Paradis aziendale. Stima € 5.000, venduto a 7.000

TIFFON | Réserve Sverre
Omaggio del cellar master Richard Braastad all’avo Sverre, con un blend dei migliori cognac della Maison, ed una caraffa in cristallo prodotta da un artigiano norvegese. La confezione può essere usata come humidor per sigari, una volta vuotata la bottiglia. Stima € 1.500, venduta a 7.000

HINE | Duo Millésime 1995 Grande Champagne
La Maison Hine era specialista nei cognac Early Landed, privilegio dell’aristocrazia inglese. Ora offre all’acquirente lo stesso cognac, ma invecchiato a Jarnac il primo, e sulle coste inglesi l’altro. Notate dalla fotografia quanto siano differenti in colore: la varietà cromatica è paradigma del loro sapore, molto più delicato ed aereo l’inglese, pieno e robusto il francese. E sono la stessa cotta, e lo stesso invecchiamento di 23 anni. Stima € 4.000, venduto a 14.000

MARTELL | Savoir-Faire
Ancora una grande Maison, ed una grandissima bottiglia. Martell non è da meno della rivale Hennessy, e presenta un flacone di 5 vecchissimi cognac del cru Borderies, ciascuno selezionato da uno dei 5 maestri della Casa, e assemblati poi dal maître de chai in capo Cristophe Valtaud. Cofanetto artistico in legno d’ebano e pergamena. Stima € 20.000, venduto a 35.000, il record di quest’asta.

FRAPIN | Grande Fine Champagne Authentique de Fontpinot
Frapin propone il più noto dei suoi best-seller, il cognac della propria tenuta sita nella migliore parte della Grande Champagne, lo Château de Fontpinot, in una versione antiquaria proveniente dagli anni 1920. Stima € 2.300, venduto a 9.000

UNION GENERALE DES VITICULTEURS COGNAC | L’Expression des Terroirs
Con questo cofanetto didattico, la più grande cooperativa dei viticoltori del cognac mette in valore il terroir delle sottozone viticole di produzione, dalla Grande Champagne ai Bois Ordinaires in blend con i Bons Bois. Cinque topettes da 20 cl di cognac invecchiati ciascuno almeno 47 anni, in un contenitore artistico di legno di quercia francese. Stima € 3.500, venduto a 32.000, il risultato più sorprendente della Part des Anges 2018.

BACHE-GABRIELSEN | 45°7′ North – 0°33′ West
La più interessante delle Maison “norvegesi” del cognac offre una bottiglia e 4 mignon di cognac Petite Champagne distillate all’inizio del XX secolo, impreziosite da uno zoccolo di legno pregiato lavorato da un artista. Stima € 4.500, venduto a 8.500

REMY MARTIN & C° | Carte blanche à Baptiste Loiseau
L’etichetta programmatica della Maison lascia libero spazio alla creatività del suo maître de chai, il quale ha presentato due sue recenti creazioni limitate provenienti dalle cantine di Gensac La Pallue (GC, 20yo) e di Merpins (GC, 27yo) prodotte nel 2016 e nel 2017. Stima € 10.000, vendute a 34.000

HARDY | Grande Sélection Lauzin
Ultim esemplare di una serie limitata di 100 bottiglie destinata al mercato cinese negli anni ’70, proveniente dalla riserva personale dell’allora proprietario Jacques Hardy. Assemblaggio di cognac Grande Champagne almeno cinquantenario, e caraffa in cristallo di Lauzin. Stima € 2.000, venduto a 5.000

LARSEN | Hymne au Voyage
Altra casa “vichinga” del cognac ma con il mare nel cuore, la Larsen propone un elegante e moderno cofanetto-scultura a ricordare un drakkar, che alloggia l’essenziale decanter. Questo contiene un prezioso cognac distillato svariati decenni fa, e una volta terminato l’invecchiamento, alloggiato in damigiane custodite nell’inespugnabile Fort Boyard, sito su uno scoglio in pieno oceano tra La Rochelle e l’isola d’Oléron. Stima € 5.000, venduto a 20.000

CHATEAU de MONTIFAUD | L’Alambic
Curiosa e nondimeno graziosa presentazione, lo Chateau de Montifaud ha costruito un alambicco in rame attorno alla sua bottiglia. Il cognac è un blend preparato apposta per l’occasione di acquaviti provenienti dal Paradis aziendale, e distillate al fuoco di legna dagli avi degli attuali proprietari. Stima € 1.500, venduto a 5.000

NORMANDIN-MERCIER | Old fashioned
La bottiglia ricorda immediatamente gli anni ’60 e ’70, col suo vetro verde satinato, di gran moda al tempo. Allora il grosso dei cognac veniva presentato così, indecifrabile dall’esterno, scuro e dolce come oggi lo sono parecchi rum. Con questo pezzo d’epoca viene offerta una pregiata Vieille Grande Champagne, di almeno 35 anni di invecchiamento. Stima € 2.000, venduta a 4.000

Siamo arrivati alla fine della serata benefica. Rifletteteci: benché si tratti di proposte fuori della regola, tra arte, un po’ pacchiana talvolta, ed acquaviti quasi sempre eccezionali per invecchiamento e qualità, dove troverete tanto artigianato, tanta passione e tanto orgoglio per il lavoro dei propri predecessori? Nel whisky, industria da milioni di galloni? Nel rum, dove la qualità è qualcosa di più raro di una vergine in un angiporto? Altrove? Solo il cognac può permettersi di raccontarvi storie come quelle che vi ho illustrato oggi.
[Credits immagini: sito Artcurial]
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