Ebbene sì, anche nel Nuovo Mondo si fa il cognac!
È una storia curiosa, e dai contorni incerti, poiché non ci sono notizie affidabili, ma ve la racconto lo stesso.
Tutto nasce nel 1946, quando il prospero Uruguay doveva vedersi restituito dalla Francia, distrutta dalla guerra, un prestito di carni e materie prime fatto in anni difficili: ma di franchi ce n’erano pochini, così lo Stato francese offrì una compensazione in natura, facendo costruire una distilleria e piantare dei vigneti da cognac in una vasta tenuta statale (900 ettari) dell’Uruguay, e cosa più importante, concedendo a quel Paese l’uso della denominazione Cognac: per cui fino ad oggi si tratta dell’unico caso fuori dalla Francia in cui è permesso distillare vero cognac, peraltro secondo le regole tradizionali della Charente. Sembra però che la Comunità Europea (ovviamente su pressioni francesi) abbia revocato questo diritto a far tempo dal 2015.
L’azienda si chiamava Establecimiento Juanicò, e dal 1946 fino al 1979 era una tenuta statale che produceva cognac con i metodi insegnati dai francesi, il cui principale mercato era il Sud America. Tuttavia negli accordi era permesso anche esportare in Europa il loro prodotto. A quell’epoca il consumo di cognac era vivace anche in America del Sud, ora è il turno della Cina e del sud-est asiatico.
Non ci sono che scarse informazioni sul cognac fabbricato in Uruguay, ma pare che venga tuttora prodotto in qualità VS e VSOP dalla ditta CABA S.A. di Montevideo www.caba.com.uy/htm/juanico.htm, filiale del gruppo petrolchimico ANCAP, in poche migliaia di bottiglie per anno; nemmeno si sa dove venga ancora distillato, poiché l’azienda e la distilleria originali sono state nel frattempo privatizzate.
La tenuta Juanicò, ora in possesso della famiglia Deicas, http://juanico.com/?lang=en è tra i più importanti produttori ed esportatori di vino dell’Uruguay, ma non produce più distillati, soltanto vino nello stile francese, poiché i vigneti di Ugni Blanc sono stati sostituiti da varietà a bacca rossa, Cabernet Sauvignon, Tannat, Shiraz e Pinot nero, tra i principali.