Questo cru o sottozona è il più centrale dei 6, e si estende sotto Cognac in direzione nordovest – sudest. Il suo confine è compreso tra la riva sud del fiume Charente, e quella nord del suo affluente Né. Si compone di 27 Comuni, con una superficie di 35.000 ettari, di cui 13.500 a vite, per una produzione pari a circa il 20% della AOC Cognac.
La Grande Champagne è favorita tra tutti i crus per la posizione geografica, la meno influenzata dal clima oceanico e dal clima continentale della Francia interna, perciò più mite. Non meno importante è la composizione del suo suolo, interamente gessoso, molto friabile e poroso, che ha ottime capacità di conservare l’umidità negli strati profondi. Si distingue per la ricchezza di sedimenti marini oltre che di gesso.

Carta dei crus dell’AOC Cognac
Le caratteristiche del cognac prodotto in quest’area sono invidiabili: la grande finezza e ricchezza del bouquet floreale e fruttato, dai profumi di fiori di vigna e di tiglio secco, il corpo pieno e morbido, la volatilità dei suoi aromi (montant), la lunghezza di gusto e l’attitudine al lungo invecchiamento ne fanno l’acquavite più pregiata della denominazione. I produttori orgogliosamente spesso fanno comparire in etichetta la scritta non ufficiale “Premier cru de Cognac”.
Appena distillata è un acquavite aggressiva, e necessita di svariati anni in botte per ottenere le sue qualità. Per questo è raramente imbottigliata giovane: se lo è, viene invecchiata ben oltre il minimo legale, per affinare le sue doti. Pressoché sempre vince in gusto tutti gli altri crus, dopo aver soggiornato in botte almeno 10 anni.
La sua longevità ne fa lo spirito più adatto per l’invecchiamento, poiché comincia ad avere caratteristiche ottimali dopo circa 3 dozzine di anni in botte. Può raggiungere anche 70 anni, ma oltre perde le sue qualità, assumendo troppo gusto di legno; le partite migliori vengono invecchiate di solito fino a circa 50-55 anni, dopo di che le si trasferisce in damigiane di vetro, le cosiddette bonbonnes.
Sull’etichetta si indica come Appellation :
– Grande Champagne contrôlée o l’equivalente
– Fine Grande Champagne contrôlée
La denominazione “Cognac Fine Champagne” non costituisce invece un cru a parte, ma solo un blend tra cognac provenienti dalla Grande e Petite Champagne, con non meno del 50% dalla prima zona.
Le zone di produzione più vocate si trovano a sud di Segonzac, la piccola capitale della Grande Champagne: tutto il settore del cru compreso tra Juillac-le-Coq a sud-ovest, Bouteville a est, ed il corso del fiume Né è considerato il territorio migliore in assoluto. In queste località, che fanno palpitare il cuore degli appassionati come e quanto i prestigiosi villaggi di Borgogna, si trovano produttori dal nome mitico, i cui cognac sono ineguagliabili una volta raggiunta la maturità. Gli altri settori della Grande Champagne non arrivano mai a raggiungere la finezza e la profondità delle acquaviti prodotte sulle “sacre colline” dietro Segonzac.
L’area meno favorita invece si trova sul lato nord-est del cru, al confine con i Fins Bois sulla riva della Charente. Qui i terreni assumono composizione più sabbiosa e i distillati perdono in qualità.
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