Se avete occasione di passare da, o di visitare Bassano del Grappa, ed il suo celebre ponte vecchio, e avete qualche curiosità sull’arte della distillazione, consiglio di fare una sosta al museo della grappa dell’azienda Poli:
http://www.poligrappa.com/geografia.html
Per quanto abbia poco a che fare con il cognac, nel museo troverete un’esauriente e documentata storia della distillazione, una raccolta di pregiati codici su questa studiatissima arte, nonchè una mostra di alambicchi dai più primitivi, le storte, ai medievali fornelli dalle forme alchemicamente bizzarre, di diretta derivazione araba, fino agli apparecchi artigianali “moderni” ormai completamente in rame. Il tutto in un breve percorso presentato con rigore didattico ed al contempo grande semplicità e comprensibile a tutti. Al museo è annessa una stanza di degustazione e vendita, ma non sarete obbligati ad acquistare a meno che oltre al cognac vi piaccia anche la grappa. E ad onor del vero i Poli sono tra i grappaioli che con il loro lavoro e la loro passione hanno saputo portare la grappa nel novero dei distillati di pregio, togliendole quell’alone di maleodorante bevanda popolaresca da alpino “ciucco” , e facendola conoscere ed apprezzare anche oltralpe.
Dimenticavo, la ditta Poli produce anche due brandy italiani, uno di tre anni, ed uno invecchiato dieci anni, che ha il poco fortunato dannunziano nome di arzente: il nome era obbligatorio per i brandy durante il fascismo.