Questo blog ha compiuto dieci anni. Non sono passati in un momento, e nel mondo di internet sono un’eternità. Dovrebbe essere quindi tempo di bilanci, ma mi limiterò a qualche considerazione: quelli li faranno i lettori.
Ho condiviso con voi il mondo dei distillati di vino e la sua cultura, il suo antico saper fare, i territori, i prodotti. L’obiettivo era ambizioso già alle origini nel 2011:
una pagina da offrire a tutti coloro che vogliono capire, leggere, bere, appassionarsi, discutere insieme, o semplicemente incuriosirsi un po’; non c’è esterofilia in questo gesto, ma semplicemente una grande passione da condividere con altri in rete.
Ci sono riuscito? Lo potrete dire solo voi.
Lo strambo titolo è nato per caso a tavola con gli amici, un abbinamento curioso tra il nobile distillato francese e la popolana conserva italica, tentato più che altro per affinità di colore, e che funzionava pure al palato. Doveva essere uno tra i tanti scanzonati blog di esperienze gastronomiche le più varie, ed invece ha preso subito una piega ad alto grado, concedendosi qualche divagazione qua e là.
Negli ultimi anni la frequenza degli articoli si è diradata, anche per la collaborazione con un altro blog ben più famoso, cercando però di mantenere la ricchezza e la puntualità di informazioni che vi ho sempre promesso. E grazie al fatto che questo blog non genera alcun profitto, l’equazione zero conflitti di interesse uguale indipendenza e obiettività rimane valida.
Ogni tanto ho pensato di smettere di scrivere, ma resta sempre qualcosa di curioso da dire e da offrire ai miei lettori un po’ alla volta.
Negli anni sono cambiati gli strumenti ed il modo di accedere alle informazioni sulla Rete, e forse anche i blog sono diventati obsoleti. Oggi contano più le immagini, i like, gli influencer che non sono nient’altro che accattivanti pubblicitari non dichiarati, ed un consumo vorace e istantaneo dei contenuti. I blog sono come delle polverose enciclopedie, faticosi da leggere, ma distillati di esperienze e di emozioni personali: cose che restano e che arricchiscono il lettore paziente.
Per il mondo del brandy non esisteva una comunità di appassionati come quella del whisky, che conta decine di migliaia di persone solo in Italia, e non esiste tuttora. Questo è un grande rammarico: se volete trovarla però, andate in Norvegia.
Il cognac, ed ancora di più l’armagnac restano distillati poco conosciuti e nonostante tutto fuori moda. La domanda è: fino a quando? I prezzi in crescita dicono che non mancheranno troppi anni.
Se però in questo decennio avrò appassionato ai distillati di vino anche solo qualcuno dei frequentatori di Cognac & Cotognata, sono certo che costoro non smetteranno di berli e di riconoscere la loro superiorità su tutti gli altri fratelli alcolici. Vi basterà provarci, non è presunzione né boria: solo placida realtà.
Finisce tutto qua? No, per ora il blog rimane sulla Rete, anche se verrà aggiornato assai saltuariamente, anche per le restrizioni ai viaggi ed agli eventi: succedono troppo poche cose interessanti in questi ultimi tempi. Perdonatemi, e se vi piace, continuate a leggere. Grazie.
Buon anno nuovo a tutti i lettori di Cognac & Cotognata.