09
Apr
21

Il gelo di questi giorni ha reso più difficile la vendemmia 2021, ma a Cognac le provano tutte per difendersi

gel_Cognac

Una torre antigelo installata nella Charente – a sinistra il bruciatore a gas

Le gelate tardive di questi giorni, dopo un assaggio di temperature abituali per giugno, che hanno fatto germogliare in anticipo a fine marzo le viti in tutta Europa, stanno compromettendo la futura vendemmia anche in Francia. Segnalazioni preoccupanti si sentono raccontare dalla Champagne fino alla Guascogna. Le viti dedicate ai grandi distillati francesi, sia in Armagnac che nelle due Charentes hanno sofferto discretamente del gelo, con estesi danni ai germogli.

A soffrire di più stavolta non sono state le vigne di valle, ma quelle in cima alle colline, a causa dell’intenso vento artico.

Dai corrispondenti a Cognac arrivano notizie di danni da discreti a notevoli, in considerazione delle temperature, scese nelle ultime due notti fino a -5°C. I raccolti vengono previsti inferiori di almeno un quarto all’ordinario, e aprile, il mese delle gelate tardive, è appena incominciato: la settimana entrante sono attese purtroppo altre gelate: si teme il ripetersi dell’annus horribilis 2017, quando si perse fino al 90% del raccolto.

tour-antigel-Cognac

E benché i vignaioli di Cognac siano soprannominati cagouillards (all’incirca lumaconi), non sono restati con le mani in mano a guardare i germogli perire.

Negli anni sono state installate 79 torri antigelo, delle specie di pale eoliche alte 11 metri affiancate da un bruciatore a gas, che muovendo l’aria la riscaldano, ed impediscono le saccature di freddo nella zona trattata. Ogni pala difende circa 5 ettari di vigneto, e sembra essere piuttosto efficace. Unico effetto collaterale, il rumore poco accettabile di notte. Esistono altre soluzioni trasportabili, che lavorano con grossi ventilatori a livello del vigneto, ma sono decisamente meno efficienti degli impianti a torre. Altri coltivatori, ancora meno dotati di mezzi, hanno versato grandi mucchi di paglia sui capofila delle vigne, dandogli fuoco nel tentativo di smuovere l’aria fredda. Anche qui proteste dai vicini per l’odore di fumo, e risultati assai poco certi.

Cosa non si fa per un litro d’alcool in più !

© 2021 il farmacista goloso (riproduzione riservata)


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