Oggi parliamo di un brandy spagnolo, non del ben conosciuto Lepanto, ma di una sua versione affinata più a lungo, il Lepanto Pedro Ximenez Solera Gran Reserva della celebre ditta Gonzalez Byass di Jerez de la Frontera.

Lepanto Pedro Ximenez – Solera Gran Reserva – 36°
Ditta Gonzalez Byass – Jerez de la Frontera – Spagna
Si tratta di un brandy di qualità superiore prodotto distillando in alambicchi discontinui il vino da uva Palomino; l’invecchiamento è di un ciclo di 12 anni in solera di rovere americano più una sosta di tre altri anni in botti che hanno contenuto il pregiato jerez Noè da uva Pedro Ximenez dello stesso produttore; questo metodo chiamato finishing è ben conosciuto, venendo impiegato per certi whisky, e recentemente anche per alcuni rum/ron.
L’età è approssimativa, non essendo possibile definirla precisamente, poiché il metodo solera prevede travasi continui dalle botti superiori alle inferiori di anno in anno, per cui alla fine il brandy risulta formato da una miscela di numerose annate, secondo la consistenza del numero di botti della solera stessa. Il metodo è tradizionalmente impiegato per l’invecchiamento dello jerez o sherry che dir si voglia; per estensione si usa in Spagna anche per il brandy.
All’aspetto il Lepanto PX si presenta di colore ambrato profondo, rosso mogano; il primo naso è timido, leggermente vinoso con sicuri toni di uva passa, senza apprezzabile alcool; coi minuti il montant si fa deciso, spinto dal leggero alcool, aprendosi in un aroma franco di uva passita e fichi secchi, dai toni un poco legnosi e vanigliati.
Il primo approccio all’assaggio è sconcertante: l’alcolicità è molto meno intensa di quello che si potrebbe presumere, e si rivela solo dopo un certo tempo. Il gusto è bizzarro, non entrando in bocca come i soliti brandy spagnoli pesanti e stucchevoli: qui sotto un delicato inizio leggermente dolce si scopre una fugace vena acidula, che trasfigura presto in una nota vinosa, ricordante, si direbbe allo specchio, lo sherry Pedro Ximenez; il legno si fa poi sentire, ben fuso ai toni passiti; sul finale torna la nota più acidula, su una asciutta dolcezza di tannini. Il retrogusto svela ancora note ossidate reminiscenti lo sherry, con un poco di legno: tuttavia è piuttosto fugace e di poco spessore. Buon equilibrio tra aroma e gusto, con stoffa adeguata per la sua età.
Brandy alquanto particolare, che non stupisce per potenza o intensità, ma gioca su contrasti aromatici interessanti, per quanto meno complessi di un cognac: acidità –> sherry / vinosità –> Pedro Ximenez / invecchiamento -> legno e tannini. Il poco alcool lo rende delicato e beverino, ma non certo facile da capire.
Non somiglia per nulla al classico brandy spagnolo che potreste avere in mente.
ETICHETTA
Brandy de Jerez
Lepanto P.X.
Solera Gran Reserva
Gonzalez Byass – Jerez
700 ml – 36°
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