Iniziamo la serie delle degustazioni con un classico tra i cognac di fascia media, a larga diffusione: il Napoleon della Casa Camus.
La Casa Camus conta per la quinta delle quattro corazzate del settore, è una marca importante, a diffusione planetaria, tuttavia non così grande da non poter essere ancora gestita dalla famiglia originaria. Nata nel 1863 come consorzio di viticoltori sotto il nome di “la Grande Marque” a cui poi si è aggiunto il nome del fondatore, ha rischiato di scomparire dal mercato poichè era molto legata al commercio con l’impero russo zarista, andato in crisi con la rivoluzione sovietica; negli anni ’60, ormai fuori dai grandi giochi, è stata risollevata grazie ad un felice accordo della famiglia con una coppia di imprenditori americani, fondatori della catena di duty-free DFS (ora in
parte proprietà del gruppo LVMH, il quale controlla anche il marchio Hennessy) che assicurava la vendita dei loro prodotti prima in Oriente e poi in tutto il mondo. Ancora oggi la Camus basa una solida fetta del suo mercato in questo genere di negozi, e soprattutto nell’area asiatica.
Lo stile aziendale si connota con cognac pieni e rotondi, in cui le Borderies giocano un ruolo centrale; la stessa Casa possiede più di 150 ettari di vigna, e il maniero di famiglia, lo Chateau du Plessis, in questo cru, ma come in molte grandi aziende, la propria produzione copre appena una piccola percentuale del fabbisogno.
La gamma di cognac offerta è completa, dal semplice VS agli assemblages d’eccezione, passando per i cognac millesimati. Inoltre Camus offre alla clientela alcuni cognac mono-cru, in particolare delle Borderies e dell’isola di Ré, nei Bois Ordinaires, permettendo la conoscenza di distillati insoliti nel panorama delle Case maggiori. In parte ciò nasce da esigenze di marketing per differenziarsi dalle altre aziende, in parte dall’amore per il proprio territorio d’origine.
Il cognac Napoleon di cui parliamo è un classico della casa Camus, ancora oggi presentato nella bottiglia satinata di vetro scuro che tanto era di moda negli anni passati. L’indicazione Napoleon gioca sul riferimento al celebre condottiero (fino a pochi anni fa la confezione portava un sigillo con una vistosa cifra N), tuttavia si tratta di un’indicazione tradizionale di invecchiamento: questa denominazione benché non sia ufficiale indica cognac di età intermedia tra un VSOP ed un XO. Oggi la Casa aggiunge “Rare Old”, che significa lo stesso, Rare essendo una denominazione sinonimo di VSOP. Il suo invecchiamento minimo legale è di 6 anni: non è dato sapere altro dalla descrizione del prodotto. Sembra si tratti di un complesso assemblage fatto da dozzine di cognac di vari crus.
Questo cognac è facilmente reperibile, ad un prezzo intorno a 70 euro (2012).
SCHEDA DI DEGUSTAZIONE ( vedi pagina degustazioni per i criteri di valutazione)
Denominazione: Camus Napoleon – Rare Old
Produttore: Camus – Cognac
Tipo di produttore: Négociant – grande maison
Cru: Assemblage primi 5 crus Qualità: Napoleon Particolarità: –
Gradazione: 40° Invecchiamento: > 6 anni Vitigni: –
Prezzo: € 70 circa (2012)
Note gustative: colore ambrato; ricco aroma fruttato, con note di agrumi e di quercia, poco alcolico; gusto suadente e vellutato, che non mantiene le promesse di ricchezza del naso; eccessivamente dolce per l’età (generosamente zuccherato?); retrogusto discretamente persistente. Emergono molto le Borderies del blend. Tipico cognac costruito “vorrei (sembrare vecchio) ma non posso”, piacione e squilibrato. Non manca di qualità, ma se le fa pagare a prezzo elevato.
VALUTAZIONE SINTETICA
Aroma
1. Fruttato / vinosità: 4
2. Aroma di legno (quercia): 4
3. Alcolicità: 4 (1= prevalente 6= minima)
Gusto
1. Astringenza: 4 (1= prevalente 6= minima)
2. Dolcezza: 6
3. Rancio: 2
4. Ricchezza: 2
5. Corpo (pienezza): 2
Retrogusto (lunghezza): 3
Equilibrio aroma/gusto: 2
Giudizio complessivo: 33 / 60
Voti: 1= assente 2= scarso 3= mediocre 4= buono 5= molto buono 6= ottimo
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