I Bons Bois, quinto cru dell’AOC Cognac, circondano completamente i Fins Bois, e l’enclave dei Fins Bois d’estuario, formando il confine dell’AOC, esclusa la zona marittima. Si compongono di 276 Comuni, con una superficie di 372.000 ettari, di cui 9300 a vite; producono circa il 12,5% del cognac totale.
I terreni, diversissimi tra loro, dove la componente gessosa non è pressoché più presente, sono in prevalenza silicei o argillosi; il clima risente ormai delle influenze del mare e dei primi altopiani dell’est. Solo alcune aree a ridosso dei crus più interni restano meno esposte.
I cognac prodotti in questa zona hanno qualità variabile secondo i terreni, ma cominciano tutti a dimostrare quello che i francesi chiamano goût de terroir, cioè un gusto terroso conferito dalla composizione del suolo, che rende questi spiriti grossolani e più rustici dei precedenti. I profumi sono piuttosto pesanti e la lunghezza in bocca modesta. Presentano un retrogusto alcolico, e inveccchiano rapidamente. Nella distillazione, in questo cru si usano alambicchi modificati per cercare di ridurre queste componenti aromatiche sgradite. Pur mancando di finezza, sono vigorosi e di corpo robusto. Il loro prezzo modesto ne fa la base dei cognac più economici. È rarissimo trovarne in commercio in purezza, salvo qualche lotto dei produttori d’eccezione. In questo caso sono cognac affascinanti per tempra, pur avendo un corpo tutto loro.
Sull’etichetta si indicano come appellation :
– Bons Bois contrôlée
ma i produttori preferiscono usare la denominazione generica Cognac.
Le zone di produzione più vocate si trovano a sud, in un’area ristretta che partendo a nord di Montguyon risale verso Barbezieux e Blanzac fino al confine del cru: più si è vicino ai crus maggiori, più si trovano ancora terreni in parte gessosi che producono distillati interessanti.
© 2012 il farmacista goloso (riproduzione riservata)