I Fins Bois sono il quarto cru della AOC Cognac, ed il primo dei cosiddetti petits crus: i Bois circondano il nucleo delle tre zone più pregiate, questo essendo il più interno. Esiste anche un’enclave dei Fins Bois nei Bons Bois tra Mirambeau e la riva della Gironda.
La zona si compone di 278 Comuni, con una superficie di 350.000 ha, di cui 31.200 vitati, per una produzione di cognac del 42% dell’AOC. È quindi la maggiore area produttrice di cognac in assoluto.
Il clima è variabile in funzione dell’esposizione della zona all’aria oceanica o agli influssi provenienti dalle pendici del Massiccio Centrale. I terreni sono quanto mai vari per composizione, con argilla, sabbia, o calcare, o a volte con zone ferrose, e più ci si allontana dai confini dei primi crus, più la vigna si fa rarefatta, per lasciare il posto a pascoli, coltivazioni e boschi.
Si tratta quindi di un cru con caratteristiche piuttosto eterogenee, e la qualità dei suoi cognac varia molto da luogo a luogo. In generale gli spiriti prodotti nei Fins Bois assumono caratteristiche da mediocri fino ad ottime nelle zone migliori, più gessose.
Tipicamente sono cognac con intensi profumi fruttati o floreali, più aromatici che di corpo, con sfumature modeste. Maturano prima (danno il meglio entro i 20 anni), e spesso sono migliori in gioventù di quelli delle zone più nobili, avendo buon fruttato, rotondità e grassezza; per questo si usano per dare morbidezza, profumi e delicatezza ai blend con i cognac giovani delle Champagnes, ancora immaturi e perciò scontrosi. Costituiscono la parte più importante dei blend dei cognac delle qualità VS e VSOP in commercio. Se non miscelati con altri crus, possono essere anche cognac piacevolissimi, tuttavia hanno modesta complessità e un retrogusto finale piuttosto corto. Quasi mai superano un invecchiamento di 30 anni.
Sull’etichetta si indicano come appellation :
– (Fine) Fins Bois Contrôlée
Le zone di produzione più vocate si trovano: a nord, nei cosiddetti Fins Bois de Jarnac, in un proseguimento virtuale delle Borderies verso Angoulême, appena sopra le Champagnes; ad est, attorno a Blanzac; e nell’area vicina all’estuario della Gironda, i cui viticultori hanno inutilmente chiesto la riclassificazione a Petite o Grande Champagne, in virtù dei terreni quasi completamente gessosi.
Le zone sfavorite sono le estremità dell’appellation, dove il cognac prende un gusto “selvatico” e poco piacevole.
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